Cellule staminali

Si parla molto di cellule staminali, con la consapevolezza che in un prossimo futuro si potrà fare ricorso alle proprie cellule (cosiddette totipotenti) per poter sopperire ad una mancanza di volume del seno o per compensare la perdita dello stesso a seguito di una chirurgia demolitiva.

Le staminali cosa sono

La realtà è ancora piuttosto distante, perché la possibilità teorica esiste ma l’applicazione non è ancora così concreta. Alcuni confondono infatti l’inserimento di cellule di tessuto adiposo (un intervento realizzato per aumentare di una taglia il seno o per correggere piccole asimmetrie) con l’utilizzo di cellule staminali. Ciò avviene perché molte delle cellule adipose possono essere identificate come cellule staminali a causa della loro potenzialità di trasformarsi nelle cellule dei tessuti in cui vengono inserite.

La percentuale di tali cellule è però piuttosto ridotta e la loro preparazione andrebbe progettata e realizzata in laboratori specializzati con tecniche adeguate, che al momento sono disponibili solo sperimentalmente.

La stessa garanzia che le cellule staminali una volta isolate, preparate ed inserite nei vari tessuti possano essere controllate impedendone la replicazione continuata e senza controllo (cosa che purtroppo avviene nel tessuto tumorale) non è ancora ottenibile.

Il Lipofilling

I limiti del processo di preparazione delle cellule staminali, la loro sicurezza e gli elevati costi rendono quindi tale tecnica futuribile ma allo stato attuale ancora non proponibile. Il lipofilling, invece, è una tecnica di agevole realizzazione che offre buoni risultati: il prelievo tramite lipoaspirazione del tessuto adiposo, la sua preparazione e purificazione e il suo inserimento all’interno del seno consentono di ottenerne un aumento volumetrico, con garanzia di durata nel tempo.

Certamente il tessuto prelevato deve essere reimpiantato correttamente per riacquistare vitalità rivascolarizzandosi, e ciò richiede la corretta applicazione di regole oramai codificate che prevedono l’utilizzo di apposite cannule da lipoaspirazione, un corretto trasporto del tessuto adiposo e l’utilizzo di aghi specifici per il trapianto.